In occasione dei 100 anni dalla
nascita di Renata Tebaldi, il Teatro del Maggio dedica due
giornate al ricordo del grande soprano pesarese. L'iniziativa, a
cura di Giancarlo Landini e Giovanni Vitali, prevede una serie
di incontri che si terranno il 21 e 22 maggio al foyer di
galleria del Teatro del Maggio di Firenze.
Si delineerà la figura di Renata Tebaldi, spiega una nota,
sia da un punto di vista artistico, con analisi sulla carriera
dell'artista, sia da un punto di vista personale, evidenziando
gli aspetti che hanno reso il soprano un esempio di coraggio per
alcune scelte di vita che la portarono a essere un simbolo
dell'emancipazione femminile negli anni '50 e '60.
Le due giornate, a cura di Giancarlo Landini e Giovanni
Vitali, si snoderanno nel corso di otto appuntamenti diversi:
al termine della giornata del 21 maggio, si aggiungerà la
proiezione in anteprima assoluta del documentario di Rai Cultura
'Renata Tebaldi. Vissi d'arte' di Marta Teodoro e Elisabetta
Foti.
Placido Domingo, attualmente impegnato al Maggio nelle prove
de "I due Foscari" di Giuseppe Verdi, ha voluto ricordare con un
lungo messaggio il grande soprano con la quale ha condiviso il
palcoscenico numerose volte: "Quanti ricordi indimenticabili mi
legano alla meravigliosa Renata Tebaldi - sottolinea -. Pensare
a lei mi emoziona sempre molto. Ho cantato con lei per la prima
volta nel 1966. Avevo solo 25 anni ed ero il suo Rodolfo in una
produzione di La Bohème a Boston. Cantare con lei è stato un
privilegio. Non posso dimenticare i consigli che mi diede
proprio la prima volta a Boston. Io ero comprensibilmente
nervoso prima della recita: stavo per salire sul palcoscenico
con un mito come lei. Ma lei come una madre mi ha rassicurato e
mi ha trattato come un suo pari, io che ero solo un ragazzo.
Questo è stato un grande insegnamento per me oltre che un
privilegio che pochi ragazzi hanno avuto. Una diva come poche e
nello stesso tempo una donna dolce e generosa. Renata Tebaldi
con la sua voce e il suo carisma è una Diva per sempre, una
gloria per l'Italia nel mondo e una ricchezza per l'opera lirica
di tutti i tempi".
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