Il trittico raffigurante le Storie
di Lazzaro, Marta e Maria, realizzato dal pittore francese del
'400 Nicolas Froment (1430-1486) torna, dopo quasi 200 anni,
dagli Uffizi al monastero di Bosco ai Frati a San Piero a Sieve
(Firenze) che per secoli lo aveva custodito. Lo prevede il
programma Terre degli Uffizi, promosso dalle Gallerie degli
Uffizi e Fondazione Cr Firenze.
E' una pala d'altare, datata 1461, che fu rimossa dal
convento di Bosco ai Frati con le soppressioni napoleoniche nel
1841 e portata alla Galleria delle statue e delle pitture. Al
centro è raffigurato Gesù che resuscita Lazzaro pronunciando le
parole 'Lazare veni foras', scritte in caratteri d'oro. Il
risorto si erge dal sepolcro, sotto lo sguardo delle sorelle
Marta e Maria, che hanno il viso bagnato di lacrime. Precede il
miracolo la scena in cui Marta va incontro a Gesù per avvisarlo
della morte del fratello, illustrata nello sportello di
sinistra. Nell'altra anta, Maria rende omaggio a Gesù ungendogli
i piedi.
La mostra, dal 31 maggio al 6 novembre, è organizzata
dall'Unione montana dei Comuni del Mugello in collaborazione con
il Comune di Scarperia San Piero a Sieve e con il Convento di
Bosco ai Frati.
Per il direttore degli Uffizi Eike Schmidt "il trittico con
la Resurrezione di Lazzaro è stato esso stesso oggetto di una
resurrezione, per così dire, grazie al restauro di alcuni anni
fa generosamente finanziato dagli Amici degli Uffizi. Subito
dopo una mostra agli Uffizi che ne documentava il recupero, per
via dei lavori in corso al museo e in attesa del suo nuovo
allestimento il dipinto era tornato nei depositi. La mostra ora
a Bosco ai Frati è un'opportunità per molti di ammirare per la
prima volta l'opera restaurata, poi brevemente esposta e non
ancora inserita nel percorso del museo fiorentino". Il
presidente della Fondazione Cr Firenze, Luigi Salvadori, ha
ricordato che questa è la "quarta tappa di questo affascinante
percorso alla scoperta o riscoperta di tesori meno noti del
nostro territorio".
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