Dall'800 a oggi Firenze celebra le
'Fotografe!', queso il titolo della mostra in programma a Villa
Bardini e Forte Belvedere dal 18 giugno al 2 ottobre. Esposti
dalle 'vintage prints', album e negativi di oltre quaranta
fotografe dagli Archivi Alinari, a partire da quelle delle prime
dagherrotipiste degli anni '40 dell'Ottocento, come la francese
Bernardine Caroline Théodora Hirza Lejeune (Parigi 1824-1895)
alle opere di dieci autrici contemporanee rappresentanti della
generazione nata dopo il 1980.
La rassegna, che unisce le sale delle due sedi ospitanti in
un unico itinerario, affianca opere originali degli Archivi
Alinari a produzioni contemporanee e crea un percorso che
intreccia e ripropone in maniera sincronica una storia che dalla
fotografia delle origini attraversa il Novecento e arriva ai
nostri giorni, affiancando i primi procedimenti fotografici alle
sperimentazioni contemporanee. Il percorso non segue un
andamento cronologico, ma è costruito per analogie, differenze,
suggestioni, per temi e generi, primo tra tutti il ritratto
fotografico, mettendo insieme fotografie e fotografe nate in
epoche, luoghi e contesti sociali diversi.
Grazie a Calliope Arts, ente no profit con sede a Firenze e
Londra, la mostra si arricchisce anche di due sezioni dedicate a
fondi degli Archivi Alinari: quello delle sorelle Wanda Wulz
(Trieste 1903-1984) e Marion Wulz (Trieste 1905-1990) e quello
di Edith Arnaldi (Vienna 1884-Roma 1978), nota soprattutto come
scrittrice e artista di area futurista con lo pseudonimo di Rosa
Rosà, che è tra le artiste selezionate per la mostra della
Biennale Arte di Venezia. La mostra, a cura di Emanuela Sesti e
Walter Guadagnini, è promossa dalla Fondazione Alinari per la
Fotografia e dalla Fondazione Cr Firenze, in collaborazione con
il Comune di Firenze.
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