Sottratta nel 1944 è stata ora
recuperata dai carabinieri per la Tutela del patrimonio
culturale, un'epigrafe in marmo dell'XI secolo, proveniente dal
campanile dell'Abbazia di San Salvatore e San Lorenzo a Settimo
di Scandicci (Firenze). L'opera è stata restituita dal
comandante del nucleo Tpc di Firenze, Claudio Mauti al parroco,
don Carlo Maurizi.
Le indagini che ha portato al recupero dell'opera, coordinate
dalla procura di Firenze, sono state avviate in seguito alla
denuncia di don Maurizi dopo che il religioso era stato
informato da uno studioso della presenza del manufatto in un
deposito privato della provincia. Gli accertamenti hanno portato
al recupero dell'epigrafe e alla denuncia di chi la deteneva
per ricettazione di beni culturali. L'immagine dell'epigrafe e
le informazioni sulla sua collocazione originaria sono state
fornite da una pubblicazione universitaria che ha permesso il
riconoscimento del bene. "Il risultato di oggi - si spiega in
una nota dell'Arma - testimonia l'importanza delle informazioni
fornite dal cittadino in sede di denuncia, che alimentano la
'Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti',
strumento indispensabile per i carabinieri Tpc per recuperare,
anche a distanza di decenni, beni di cui si erano perse ormai le
tracce".
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