/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Recuperata da Cc epigrafe XI secolo sottratta nel 1944

Recuperata da Cc epigrafe XI secolo sottratta nel 1944

Proveniente da abbazia S.Salvatore e S.Lorenzo a Scandicci

FIRENZE, 20 giugno 2022, 13:05

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sottratta nel 1944 è stata ora recuperata dai carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale, un'epigrafe in marmo dell'XI secolo, proveniente dal campanile dell'Abbazia di San Salvatore e San Lorenzo a Settimo di Scandicci (Firenze). L'opera è stata restituita dal comandante del nucleo Tpc di Firenze, Claudio Mauti al parroco, don Carlo Maurizi.
    Le indagini che ha portato al recupero dell'opera, coordinate dalla procura di Firenze, sono state avviate in seguito alla denuncia di don Maurizi dopo che il religioso era stato informato da uno studioso della presenza del manufatto in un deposito privato della provincia. Gli accertamenti hanno portato al recupero dell'epigrafe e alla denuncia di chi la deteneva per ricettazione di beni culturali. L'immagine dell'epigrafe e le informazioni sulla sua collocazione originaria sono state fornite da una pubblicazione universitaria che ha permesso il riconoscimento del bene. "Il risultato di oggi - si spiega in una nota dell'Arma - testimonia l'importanza delle informazioni fornite dal cittadino in sede di denuncia, che alimentano la 'Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti', strumento indispensabile per i carabinieri Tpc per recuperare, anche a distanza di decenni, beni di cui si erano perse ormai le tracce".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza