"Quando ho letto il libro di Fabio
Bartolomei 'L'ultima volta che siamo stati bambini' ho riso e
pianto. Insomma, me ne sono innamorato e ho pensato che quella
storia andasse portata al cinema". Con queste parole Claudio
Bisio racconta il suo film d'esordio alla regia, ambientato nel
1943, le cui riprese stanno per giungere alla conclusione. Si
sono svolte in Toscana e nel Lazio e hanno avuto una durata di 7
settimane.
L'ultima volta che siamo stati bambini, tratto appunto
dall'omonimo libro di Fabio Bartolomei, è firmato da Fabio
Bartolomei e Fabio Bonifacci e la sceneggiatura è scritta da
Fabio Bonifacci e Claudio Bisio. La scenografia è curata da
Paola Comencini, la fotografia è firmata da Italo Pietriccione e
i costumi sono curati da Beatrice Giannini. Prodotto da Solea,
Bartleby Film e Medusa Film, sarà distribuito da Medusa Film.
"Il mio entusiasmo - aggiunge Bisio - ha contagiato prima Sandra
Bonzi di Solea e Massimo di Rocco di Bartleby Film e infine
Gianpaolo Letta di Medusa, il quale non solo ha deciso di
sostenere il progetto, ma mi ha anche convinto a cimentarmi
nella regia. Io? Dirigere un film ambientato durante il
rastrellamento del ghetto del 1943 con protagonisti quattro
bambini? Una follia? Sicuramente un'incredibile ed emozionante
avventura alla quale mi sono avvicinato con umiltà e rispetto, e
dalla quale esco arricchito umanamente e professionalmente".
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