Il cavallo come simbolo di unione
tra oriente e occidente in una mostra nella città del Palio. E'
'La mossa del cavallo' la personale di Luigi Ballarin, curata da
Michela Simona Eremita, ospitata nelle sale del complesso
museale Santa Maria della Scala a Siena fino all'11 settembre.
In esposizione circa trenta opere inedite, con il nobile equino
assoluto protagonista, tra sagome e tappeti, decori minuziosi e
disegni geometrici. La mostra è promossa dal Comune di Siena e
la produzione artistica di Ballarin tra contrasti cromatici,
forme essenziali ed equilibrati movimenti, è intrisa inoltre di
arti e di storia, con rimandi stilistici ad altre culture, in
primis quelle bizantina e turca.
"Grazie alle tecniche miste e all'uso dell'acrilico e dello
smalto, Ballarin rende insolite le sue decorazioni, imprecise da
vicino ma perfette da lontano" spiega una nota. "La mia arte è
dedicata al mondo islamico, alla preghiera, alle decorazioni
ottomane, la mia interpretazione dei cavalli segue i ritmi
bidimensionali della pittura bizantina, decorati con una tecnica
originale, contraddistinta da campiture materiche in rilievo,
che evocano i mosaici, gli smalti, le decorazioni delle
ceramiche, i tappeti" spiega l'artista sottolineando: "Ho scelto
il cavallo come simbolo di unione tra Oriente e Occidente,
ispirato ai cavalli di San Marco, opere bizantine divenute
emblemi di Venezia". "Quello che più affascina delle opere di
Ballarin e che lo lega indissolubilmente alla città del Palio, è
la forza evocativa del cavallo, inteso come simbolo di
perfezione geometrica e spirituale" afferma Luigi De Mossi,
sindaco di Siena.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA