"Noi ora siamo concentrati su
quello che deve essere e ancora non è, ovvero il ritorno a
lavoro con tutti i diritti acquisiti con decenni di
mobilitazione. Poi oggi vogliamo ricordare ciò che è stato:
l'anno scorso eravamo qualche centinaio a difendere la fabbrica,
oggi c'è una comunità che lotta insieme. Se in Italia ogni volta
che c'è stata una dismissione, una chiusura di fabbrica,
avessimo avuto un movimento di questo genere oggi forse avremmo
un Paese diverso". Lo ha detto Dario Salvetti, delegato Rsu
ex-Gkn, stasera in occasione delle iniziative davanti ai
cancelli dello stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze), un anno
dopo l'annuncio della chiusura e l'inizio della mobilitazione
degli operai.
"Oggi c'è l'urgenza di tenere viva la lotta - ha aggiunto
Salvetti -, non c'è più l'emergenza di un licenziamento dietro
l'angolo, siamo passati dalla passione dei primi momenti a un
grandissimo affetto, a un rapporto con la comunità che è ancora
vivo, si è stabilizzato, abbiamo un gruppo di supporto e
migliaia di persone che vengono ogni volta che li chiamiamo".
Sul palco dell'evento 'Ti ricordi quel 9 luglio', ci sono Lo
Stato Sociale, Ginevra di Marco, Malasuerte Fi Sud, Arpioni,
Iena, Sakatena, Tenore e Mauràs, ma anche una mostra con
contributi di vignettisti per la Costituzione, Militanza
Grafica, Il Vigno, Threefaces, Kraita, Stelle confuse e Andrea
Sawyer. "Quello che abbiamo ottenuto in questo anno - ha
aggiunto Salvetti - non è niente di individuale, è collettivo.
Dobbiamo prendere atto che è in corso una crisi idrica,
ambientale, del balzo dell'inflazione a due cifre,
dell'approvvigionamento di materie prime e una crisi del Paese,
difficilmente si riuscirà a salvare un singolo posto di lavoro
se ognuno guarda solo a sé stesso".
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