Giornata fiorentina per il regista
iraniano Asghar Farhādi, premio Oscar per 'Una separazione' e
per 'Il cliente', che è in Toscana per ricevere il Premio
Fiesole ai Maestri del cinema la cui cerimonia si tiene questa
sera al Teatro Romano della cittadina etrusca. Il regista ha
visitato l'Area Archeologica del Teatro Romano di Fiesole e poi
si è recato alla Galleria degli Uffizi (Firenze) dove ha potuto
ammirare per la prima volta il Tondo Doni di Michelangelo, le
tele di Leonardo, La primavera del Botticelli, e soprattutto una
delle opere che più hanno colpito l'immaginazione del Maestro,
La Battaglia di San Romano di Paolo Uccello. Il Maestro è
rimasto poi stupito dalla "illuminazione dal basso" delle opere
dell'olandese Gherardo delle Notti (Gerrit van Honthorst),
dichiarando che "proprio da simili opere e da questi tagli di
luce ha preso ispirazione per il suo film spagnolo "Tutti lo
sanno". Il cineasta iraniano è stato accolto da Massimo Tria,
direttore artistico del Premio Fiesole ai Maestri del cinema.
"Durante la conversazione - ha raccontato Tria - sono risuonati
i nomi di Abbas Kiarostami e Federico Fellini fra gli amori
condivisi e fra i grandi del passato che sono amati sia a
Teheran che nel nostro paese". "Il Maestro - ha raccontato il
direttore artistico - si è soffermato più nel dettaglio riguardo
i suoi amori cinematografici italiani, fra un Ladri di
biciclette di De Sica e altri classici del neorealismo, per
arrivare ai più recenti capolavori del suo amico Paolo
Sorrentino o di Matteo Garrone".
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