Sono circa un migliaio di partecipanti a Piombino (Livorno) al corto organizzato dai comitati contro il rigassificatore che il governo ha deciso di collocare in porto.
"Manifestiamo anche oggi - dicono gli organizzatori- in corteo per ribadire il nostro dissenso, il nostro no secco all'ipotesi rigassificatore". Il corteo al quale ha preso parte anche il sindaco Francesco Ferrari (FdI) da subito contrario all'ipotesi, si è diretto verso Viale Unità d'Italia, sul marciapiede adiacente la strada, fino alla rotonda della Sol, per poi tornare indietro verso il porto ancora su via Unità di Italia e via della Resistenza. Qualche rallentamento alla circolazione stradale, anche se la situazione al momento è sotto controllo considerato che oggi sono previste 17 mila partenze per l'isola d'Elba. Il corteo, con oltre mille persone, percorrendo la carreggiata di viale Unità d'Italia è arrivato alla rotonda della Sol, dove si è fermato per circa mezz'ora, per poi riprendere il viale nel senso opposto verso il Centro Giovani, dove è previsto che la manifestazione si concluda, scandendo il coro "Piombino è nostra e non si tocca". I manifestanti mostrano cartelli e striscioni con scritte come "No rigassificatore", "Vogliamo il gas russo e le energie rinnovabili", e "Greta dove sei?". Nel corteo sventolano le bandiere dei comitati che si oppongono al rigassificatore, di associazioni ambientaliste come Legambiente e Wwf, ma anche bandiere tricolori, e di partiti e sindacati dei più svariati orientamenti: Fratelli d'Italia, Lega, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Carc, Usb, Ugl. "La partecipazione alla manifestazione di oggi - ha detto il primo cittadino Ferrari - dimostra che la città non si arrende. E dal nostro punto di vista, cioè quello del Comune di Piombino, con tutti gli strumenti che abbiamo e attraverso tecnici, avvocati e consulenti di alto livello tenteremo di bloccare la procedura amministrativa".
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