Debutta il 29 luglio La Montagna
incantata, liberamente ispirato al romanzo di Thomas Mann, al
Sacrario tedesco del Passo della Futa (Firenze), sull'Appenino
tosco-emiliano. Lo spettacolo è il nuovo progetto teatrale di
Archivio Zeta d Bologna, con drammaturgia e regia di Gianluca
Guidotti e Enrica Sangiovanni e partitura musicale di Patrizio
Barontini. Lo spettacolo, inizio alle 18, sarà in replica il 30
e il 31 luglio e poi ancora dal 5 al 21 agosto.
Sono anni che la compagnia teatrale sale al Passo della Futa
per mettere in scena un progetto unico nel suo genere, con la
riscoperta e la valorizzazione di un "luogo della memoria,
tragicamente simbolico, dei nemici, dei vinti".
Il cimitero germanico del Passo della Futa è stato costruito
tra il 1962 e il 1969 dall'architetto Dieter Oesterlen: vi sono
seppelliti più di 30.000 giovani soldati tedeschi mandati a
combattere sulla Linea Gotica. Oesterlen doveva interpretare
nella forma il motto che "le tombe di guerra incitano alla pace,
chiunque voglia collaborare alla diffusione delle idee per la
pace e' il benvenuto". L'idea che la costruzione dà è quella di
una spirale senza fine che improvvisamente si interrompe: è
costituita da un muro di duemila metri che sale avvolgendo la
montagna fino alla cima e circonda i sepolcri dei caduti.
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