Il trionfo
della grafica nella Parigi della Belle Epoque nelle esposizioni
promosse a Sesto Fiorentino (Firenze) per celebrare Alfredo
Muller (Livorno, 30 giugno 1869 - Parigi, 7 febbraio 1939).
Emigrato con la famiglia a Parigi nel 1895 a seguito del crac
finanziario del padre, il pittore livornese fu per circa un
decennio un abile incisore parigino, diventando presto un
capofila del rinnovamento dell'acquaforte a colori nella
capitale della Belle Époque.
La mostra dal titolo 'Alfredo Muller. Il trionfo della
grafica nella Parigi della Belle Époque', a cura di Emanuele
Bardazzi e Helene Koehl, sarà inaugurata il 16 ottobre al Centro
espositivo Antonio Berti e alla Soffitta spazio delle arti a
Sesto Fiorentino che la ospiteranno fino al 27 novembre. Da oggi
invece anteprima al rifugio Gualdo, sempre a Sesto Fiorentino,
dedicata ai principali rappresentanti della Bella Epoque (fino
al 27 settembre): si tratta di una sezione dedicata
esclusivamente alla grafica parigina tra '800 e '900 con oltre
cento opere su carta di vari autori.
La mostra al via a ottobre, spiegano gli organizzatori,
presenta la più vasta raccolta di opere grafiche dell'artista
finora esposta in Italia e all'estero, leggendo la sua
produzione nel contesto artistico dell'epoca e affiancando le
sue opere a quelle dei più grandi protagonisti dell'età d'oro
della grafica e della stampa d'arte in Francia, un fenomeno di
cruciale importanza che ebbe ripercussioni in tutt'Europa e
oltreoceano. Al Centro espositivo Antonio Berti verranno
introdotti la figura e l'operato di Alfredo Müller attraverso
una selezione di opere sul tema del paesaggio in gran parte
realizzate durante la sua permanenza ad Osny, nella Soffitta
spazio delle arti verranno presentate, divise in sei sezioni
tematiche, le opere realizzate da Müller durante gli anni di
Montmartre.
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