Giuseppe De Rita, presidente e
fondatore del CENSIS, entra nel comitato dei garanti della Nuova
Antologia, la rivista più antica d'Italia, pubblicata
ininterrottamente dal 1866.
Sulle pagine della rivista di scienze, lettere ed arti, hanno
scritto Manzoni, Verga, Pirandello, Gozzano, Fogazzaro e
successivamente Carlo Bo, Renzo De Felice, Norberto Bobbio,
Umberto Eco, Giovanni Sartori, Nicola Abbagnano e ancora Indro
Montanelli, Sergio Zavoli, Eugenio Scalfari.
Dopo la scomparsa di Giovanni Spadolini, che alla fine degli
anni Settanta aveva salvato la rivista e l'aveva riportata a
Firenze, la Fondazione Spadolini - Nuova Antologia proprietaria
della testata ha costituito un comitato di garanti che, assieme
al direttore Cosimo Ceccuti, tutela la linea editoriale del
prestigioso periodico.
Hanno fatto parte del comitato, fra gli altri, Norberto Bobbio e
Carlo Azeglio Ciampi.
De Rita si aggiunge al comitato in carica composto da Giuliano
Amato, Pierluigi Ciocca, Claudio Magris e Antonio Paolucci.
Nel numero in libreria si segnala una testimonianza di Ugo
Zampetti sui primi sette anni al Quirinale a fianco di
Mattarella, un saggio di Andrea Manzella sui precedenti creati
dal governo Spadolini, uno scritto di Aldo Maria Mola sulla
affiliazione di D'Annunzio alla Massoneria, uno di Fulvio
Coltorti sui limiti del capitalismo italiano e un ritratto di
Pier Paolo Pasolini di Ugo De Vita.
De Rita, commentando il suo impegno nel comitato dei garanti, si
è detto onorato e pronto a lavorare nel solco della tradizione e
il prestigio della rivista
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