La filantropa statunitense
Veronica Atkins, con una donazione di oltre un milione di euro
agli Uffizi, tramite Amici degli Uffizi e Friends degli Uffizi
Galleries, ha sostenuto il restauro della sala di Bona a Palazzo
Pitti, curato dall'Opificio delle Pietre dure di Firenze, e il
restauro del ciclo mediceo degli Arazzi Valois. La donazione e
il restauro della Sala sono stati presentati oggi a Firenze. La
sala di Bona è un grandioso spazio di rappresentanza mediceo,
direttamente confinante con la sala Bianca. E' decorata da un
ampio ciclo pittorico progettato dal tardo manierista Bernardino
Poccetti (1548-1612), che illustra alcune delle più importanti
imprese del Granducato di Toscana sotto Ferdinando I, fra scene
militari (la conquista della città di Bona, in Algeria, e la
battaglia di Prevesa, in Grecia) e allegorie (dell'Abbondanza,
della Giustizia e della Prudenza). Immagini che presentavano la
magnificenza medicea ai visitatori illustri in attesa sala prima
di essere ammessi all'incontro col Granduca. "Il mecenatismo dei
Medici, che si estendeva a tutte le forme artistiche, si
rispecchia oggi nel munifico dono che Veronica Atkins offre non
solo agli Uffizi e Palazzo Pitti, ma alla città di Firenze e al
mondo", ha affermato Eike Schmidt, direttore delle Gallerie.
"Penso che l'umanità - ha affermato la stessa Veronica Atkins -
venga migliorata dall'arte. Senza l'arte saremmo semplicemente
selvaggi. Questa è la ragione principale per la quale ho deciso
di finanziare questi restauri". L'intervento dell'Opificio ha
recuperato la stabilità strutturale della sala e la luminosità
delle pitture. Risultato raggiunto con indagini termografiche e
georadar, campagne fotografiche in spettro elettromagnetico
ampio e analisi chimico-fisiche. Invece gli Arazzi Valois, otto
'pezzi' di manifattura fiamminga commissionati nel 1575 da
Caterina de' Medici, vedova di Enrico II re di Francia, si
preparano a lasciare dopo quattro secoli la Toscana per una
grande mostra in Francia nel 2023. Gli arazzi raffigurano feste,
giochi ed eventi alla corte di Luigi IX e Enrico III di Francia.
La donazione di Atkins ha consentito di dare alla Sala Bianca un
pianoforte per concerti da tenere lì.
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