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Indagati in frodi a Asl toscane, pm'Reagente Covid non validato'

Indagati in frodi a Asl toscane, pm'Reagente Covid non validato'

Dda, sono manager e direttore di laboratorio in appalto esterno

FIRENZE, 03 novembre 2022, 20:48

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Dda di Firenze ha chiuso un'inchiesta per frode sul Covid a carico di due soggetti indagati che sono un procuratore speciale e business area manager più un direttore di laboratorio di una srl attiva nella diagnostica per esami clinici. Secondo l'accusa del pm Luca Tescaroli, i due avrebbero commesso frodi nell'esecuzione di diversi contratti stipulati con più Asl della Toscana. I contratti avevano come oggetto l'esecuzione di esami di laboratorio e l'accertamento diagnostico del Covid. Durante le indagini, condotte dalla guardia di finanza, sono scattate una misura interdittiva a contrarre con la Pubblica amministrazione e un'altra per l'esercizio della professione di direttore di laboratorio, notificate l'11 settembre 2020 e per la durata di 12 mesi. L'accusa contestata nell'atto di conclusione indagini è di frode in concorso nelle pubbliche forniture con l'aggravante che i "medicinali erano destinati a ovviare all'emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del Covid". Lo afferma la procura fiorentina nell'avviso di conclusione indagini notificato a Francesco Epifani e Massimo Quercioli, rispettivamente business area manager e direttore di laboratorio di Synlab, società attiva nel settore della diagnostica per esami clinici. La società, nel 2020, nel momento di massima diffusione del Covid, si aggiudicò un appalto da circa 10 milioni di euro con tutte le tre Asl toscane, la Toscana Centro, la Toscana Sud Est e la Toscana Nord Ovest. Il prezzo concordato per ogni tampone era di 50 euro. Per processare il test Covid, ritiene l'accusa, sarebbe stato utilizzato il reagente Omega, certificato solo per le attività di ricerca ma non per la diagnosi. Un reagente completamente diverso da quello indicato negli accordi con la Regione Toscana e, secondo quanto ricostruito, "non validato" a rilevare la presenza del Covid e dal risultato quasi "inaffidabile". I test, inoltre, sarebbero stati elaborati non solo nel laboratorio "accreditato" di Calenzano, ma per il periodo tra il 2 aprile e il 14 luglio 2020, anche in quello di un'altra società del Gruppo Synlab Italia, a Castenedolo (Bologna). Ben 13.679 tamponi sarebbero stati sviluppati per un costo complessivo di 683.950 euro.
   
   

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