Nuova impennata dell'inflazione in
Toscana trainata dai prezzi dei generi alimentari e dai beni
energetici. Per fare la spesa, sostiene Coldiretti Toscana sulla
base dei dati Istat di ottobre, le famiglie toscane spenderanno
il 14,1% in più, con un incremento di quasi due punti
percentuali su base mensile, mentre per le bollette l'incremento
registrato è del 146,7%.
Per effetto delle difficoltà economiche e del caro prezzi nel
carrello della spesa le famiglie toscane spenderanno durante
l'anno, sulla base dell'inflazione di ottobre, 780 euro in più
facendo schizzare la spesa media mensile familiare per la tavola
a 534 euro. E volano gli acquisti di cibo low cost, con i
discount alimentari che fanno segnare nei primi nove mesi un
balzo del +9,7% nelle vendite in valore
Firenze, afferma Coldiretti, è ancora la provincia dove
l'indice generale dei prezzi al consumo per l'intera
collettività su base tendenziale è più elevato (+12,7%),
Grosseto lo è per i prezzi dei generi alimentari (+16,6%) e
Massa Carrara per i beni energetici (+150,3%). Tra i prodotti
che hanno subito i maggiori rincari, secondo l'Osservatorio dei
Prezzi del Mise sulla base dei prezzi medi della provincia di
Firenze a settembre, c'è l'olio di semi di girasole che da
gennaio a settembre ha subito una impennata del 118% passando da
un prezzo medio di 1,55 euro a 3,39 euro a litro. Più cari anche
la farina di frumento (+54%), la passata di pomodoro (+46%), i
pomodori pelati (+46%), la pasta di semola di grano duro (+42%),
il riso (+33%), il burro (+31%) ma anche il pane (+23%) e lo
yogurt (+22%).
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