Stangate dalla
polizia tre piazze di spaccio sotto le Alpi Apuane, a Carrara,
ad Avenza e a Marina di Carrara. Cinque uomini sono stati
condotti in carcere, per altri due è scattato il divieto di
dimora nell'intera provincia di Massa Carrara. La squadra mobile
di Massa e il commissariato di Carrara hanno eseguito
un'ordinanza del gip dopo mesi di indagini, anche sollecitate
dai cittadini che segnalavano il radicamento organizzato di
spacciatori nelle vie. Tra gli indagati cinque sono marocchini e
due albanesi. Perquisizioni si sono svolte ai loro domicilii ed
è stata loro notificata l'ordinanza con le misure. Tra loro c'è
un marocchino che secondo gli investigatori sarebbe il punto di
riferimento per la vendita finale di droga in più punti del
territorio apuano. Gli indagati avevano costituito una rete
capace di soddisfare rapidamente le incessanti richieste di
droga fatte dagli assuntori. Le indagini sono state condotte con
intercettazioni telefoniche e ambientali, con Gps e altri
accertamenti tecnici. Sequestrate nel corso delle indagini
droghe per un equivalente di 45.000 dosi cedibili, si tratta di
3,3 chili di marijuana e un chilo di cocaina, per un valore
finale di oltre 100.000 euro. Particolare attenzione veniva data
dagli spacciatori all'incontro con singoli acquirenti di droghe.
Gli appuntamenti venivano concordati volta per volta tramite
utenze telefoniche mobili ed erano uno-su-uno per abbattere
eventuali sospetti. In realtà l'andirivieni e la presenza di
soggetti criminali nelle zone di Carrara, Marina e Avenza hanno
destato allarme fra la popolazione al punto da richiamare lo
stesso l'attenzione delle forze dell'ordine.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA