"La vita di Niccolò non vale una
condanna a 15 anni", "l'imputato è fuggito ed ormai è libero.
Anzi è stato fatto scappare: il giudice spagnolo nella sentenza
di primo grado ha ritenuto che fosse sufficiente l'obbligo di
firma settimanale, senza alcun controllo. In nome di Niccolò
andremo avanti nella nostra battaglia giudiziaria. Presenteremo
ricorso alla suprema corte in Spagna". Così Luigi Ciatti, il
padre del giovane fiorentino ucciso in Spagna da un calcio
sferratogli in una discoteca di Lloret de Mar (Girona)
nell'estate del 2017, all'indomani della sentenza d'appello con
cui il tribunale regionale della Catalogna ha confermato la
condanna a 15 anni per il ceceno Rassoul Bissoultanov, accusato
di omicidio volontario, che è latitante.
"Intanto va avanti il processo anche in Italia - ha aggiunto
-, e pare che tra febbraio e marzo si possa concludere con una
sentenza".
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