La memoria di Alessandro Manzoni,
accanto a quella di Dante, è da oggi custodita con quella dei
'Grandi di Santa Croce' a Firenze. Stamani, nella celebre
basilica francescana, le città di Firenze e di Milano insieme
hanno inaugurato l'iscrizione dedicata all'autore dei Promessi
Sposi nel ricordo del giorno - il 7 novembre del 1628 - in cui
il romanzo ha il suo inizio con la narrazione dell'incontro tra
Don Abbondio e i bravi. L'apposizione dell'iscrizione è stata
promossa nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni della
morte di Manzoni. "Le città di Milano e Firenze, luoghi mentali
del suo ascolto - si legge nell'iscrizione - consacrano la
memoria di Alessandro Manzoni unita a quella del Divin nostro
Poeta, padre della lingua che i Promessi Sposi hanno fatta
italiana affidandola a un'intera società". La memoria di Manzoni
e Dante si unisce a quella di altri grandi personaggi della
letteratura e della cultura italiana come Vittorio Alfieri,
Niccolò Machiavelli, Ugo Foscolo, Michelangelo Buonarroti,
Galileo Galilei, Gioacchino Rossini e Leon Battista Alberti.
"Il significato di questa giornata è altissimo - ha
dichiarato Cristina Acidini, presidente dell'Opera di Santa
Croce -. Il ricordo perenne di Alessandro Manzoni, collocato
accanto al monumento di Dante, rafforza il valore unificante
della missione di Santa Croce, luogo simbolico della memoria
condivisa del Paese. Ad Alessandro Manzoni e a Dante dobbiamo il
patrimonio di una lingua bellissima che accomuna l'Italia, sulle
loro opere, che restano di straordinaria attualità, si fonda la
cultura del nostro Paese". La vicesindaca e assessora alla
cultura di Firenze Alessia Bettini ha parlato di "ponte tra il
passato glorioso rappresentato dai grandi italiani che fanno
parte del pantheon di Santa Croce e il futuro che da quegli
ideali e da quella gloria vuole trarre ispirazione". Per
l'assessore alla cultura di Milano Tommaso Sacchi "è un
ulteriore tassello del rapporto tra le due città". "È ben giusto
che la memoria di Manzoni sia consacrata a S.Croce, fra le urne
dei forti, accanto al cenotafio di Dante", dice Mauro Novelli,
presidente del Centro nazionale studi manzoniani.
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