(di Alessandra Baldini)
La grande arte senese del
Trecento prima della Peste Nera sarà protagonista questo autunno
a New York. Siena: The Rise of Painting, 1300-1350, una mostra
al Metropolitan Museum of Art di oltre cento opere di artisti
come Duccio, Pietro e Ambrogio Lorenzetti e Simone Martini,
punterà i riflettori per la prima volta negli Stati Uniti su un
momento artistico eccezionale all'alba del Rinascimento che ebbe
un ruolo fondamentale nella definizione della pittura
occidentale.
Il Met aveva già dedicato una mostra alla pittura senese del
Rinascimento alla fine degli anni Ottanta. Stavolta il focus è
sui decenni che precedettero la catastrofica epidemia del 1348
-Agnolo di Tura, senese di nascita e uno dei grandi cronisti
italiani del XIV secolo, descrisse la "grande mortalità, la
maggiore e la più oscura, la più horribile" che la sua città
avesse mai visto - quando Siena fu l'epicentro di una
straordinaria fase di innovazione e attività artistica. Sebbene
Firenze sia spesso considerata il fulcro del Rinascimento, la
mostra offrirà una nuova prospettiva sull'importanza di Siena,
dall'influenza profonda di Duccio su una nuova generazione di
pittori, allo sviluppo degli altari narrativi e alla diffusione
di stili artistici oltre i confini l'Italia. Aperta dal 13
ottobre 2024 al 26 gennaio 2025, la mostra passera' poi il
prossimo marzo alla National Gallery di Londra, che ha
collaborato all'organizzazione e fornito numerosi prestiti.
"Siena è stata un epicentro di innovazione e ambizione
artistica nel Trecento e Quattrocento. Il suo impatto sullo
sviluppo dell'arte europea e della pittura non può essere
sottovalutato," ha commentato Max Hollein, il direttore del Met,
secondo cui la mostra "riunirà il gruppo più importante di
dipinti senesi mai assemblato fuori Siena offrendo
un'opportunità unica per esplorare l'influenza di questo
straordinario centro artistico". Secondo Stephan Wolohojian,
responsabile del dipartimento Dipinti Europei al Met, "il
linguaggio artistico di Duccio, dei fratelli Lorenzetti, di
Simone Martini e dei loro contemporanei ha completamente
riformulato il corso della pittura europea. Esaminare l'audacia
di questi artisti permettera' di rintracciare i semi di molte
idee chiave che hanno occupato gli artisti in Italia nei secoli
successivi".
La mostra si basa sulle eccezionali collezioni del Met e
della National Gallery, nonché su prestiti da decine di altri
musei e collezioni internazionali. Presenterà dipinti importanti
accanto a sculture, lavori in metallo e tessuti, spaziando da
grandi opere realizzate per essere esposte in pubblico a oggetti
intimi creati per la devozione privata. Tra i pezzi salienti un
posto d'onore spetterà alla Madonna Stoclet di Duccio, entrata
nel 2004 nelle collezioni del Met per la cifra record di 45
milioni di dollari.
Ci sarà anche l'Annunciazione di Ambrogio Lorenzetti dalla
Pinacoteca Nazionale di Siena, mentre verranno riuniti
importanti insiemi pittorici, come la predella posteriore della
Maestà di Duccio, uno dei dipinti fondamentali della pittura
pre-rinascimentale italiana, e il Polittico Orsini di Simone
Martini, oggi disperso in musei di Anversa, Parigi e Berlino.
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