Il Meyer, unico ospedale in
Toscana e tra i pochissimi in Italia, ha messo a punto una
complessa metodica molecolare che consente di identificare i
tumori del sistema nervoso centrale e non solo.
L'ospedale, viene spiegato, è adesso in grado di valutare il
profilo di metilazione (metiloma) delle patologie oncologiche
che colpiscono, spesso in modo aggressivo, anche i bambini.
Grazie a un ingente investimento tecnologico e al lavoro di
squadra dei suoi operatori, l'ospedale Meyer si allinea così ai
migliori standard mondiali per la diagnosi e conseguentemente
per la terapia di questi tumori rari e ancora poco conosciuti.
La metodica introdotta richiede infatti personale altamente
specializzato in ambito biomolecolare e bioinformatico e
l'impiego di sofisticate attrezzature di nuova generazione e di
complessi algoritmi informatici. L'iter sperimentale, si spiega,
parte dall'estrazione del Dna da un piccolo frammento tumorale
asportato chirurgicamente e si conclude con il confronto del
profilo di metilazione del tumore in esame con quello di un
grande numero di tumori di riferimento al fine di trovare la
precisa corrispondenza diagnostica. L'introduzione di questa
analisi è particolarmente utile per la diagnosi dei tumori con
numerosi sottotipi molecolari la cui precisa classificazione ha
importanti ricadute prognostico-terapeutiche o in quei casi di
tumori in cui le tradizionali metodiche di diagnostica
anatomo-patologica si rivelano non conclusive per una precisa e
accurata definizione diagnostica. Tale metodica renderà
possibile riconoscere e classificare nuove entità tumorali che
allo stato attuale delle conoscenze non trovano una
corrispondenza diagnostica tra i tumori noti. Lo studio del
profilo di metilazione non ha solo valenza diagnostica,
prognostica e terapeutica ma rappresenta anche un utile
strumento per la ricerca scientifica.
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