Prosegue in Toscana la
campagna di screening gratuito per l'epatite C e si intensifica
la collaborazione tra il sistema sanitario regionale, la rete
delle farmacie e i medici di medicina generale che hanno messo a
disposizione dell'iniziativa la loro presenza capillare sul
territorio e il rapporto privilegiato con i cittadini. La
campagna di prevenzione si era chiusa il 31 dicembre 2023 con
oltre 41.000 test effettuati in Toscana, ma con la decisione di
prorogare lo screening gratuito sino alla fine del 2024 la
Regione Toscana ha voluto offrire un'ulteriore opportunità di
prevenzione a chi non fosse ancora riuscito a effettuare il
test.
La popolazione coinvolta è quella nata tra il 1969 e il
1989, la fascia d'età individuata dal Ministero della Salute. La
vera novità della proroga della campagna di screening è la
collaborazione avviata tra Regione Toscana, farmacie e medici di
medicina generale, che nel giugno scorso hanno sottoscritto un
protocollo per offrire i test a tutti i toscani. Lo screening
consiste in una test rapido, pungidito, su sangue capillare per
la ricerca di anticorpi anti-Hcv. Così facendo chi è
inconsapevole di avere l'epatite C potrà avere un tempestivo
accesso alla cura e quindi maggiori possibilità di guarire
grazie alle terapie oggi disponibili. Niccolò Biancalani,
segretario regionale della Federazione medici di medicina
generale spiega che "sono proprio i medici a chiamare i pazienti
che rientrano nelle fasce di età interessate invitandoli ad
andare a fare il test. Se il paziente risulta positivo il medico
avvia anche il secondo livello, ovvero il test di conferma".
Per Biancalani "è un sistema che funziona molto bene, abbiamo
ottime risposte da parte della popolazione, quando i cittadini
vengono invitati dai medici, solitamente, aderiscono". Ma lo
screening, avviato nel giugno scorso con la firma dell'intesa
con la Regione, ha ancora margini di miglioramento. "La campagna
con i medici è già partita in tutta la regione, ma dopo l'estate
- aggiunge Biancalani - aumenteremo i punti dove si stanno
facendo gli screening. Penso che questo sia solo il primo passo
per avviare una collaborazione che porti a fare anche altri
screening sanitari sfruttando la nostra presenza capillare e la
fiducia che i cittadini ripongono in noi". Una diffusione della
campagna su tutto il territorio regionale assicurata anche dalle
farmacie. Andrea Giacomelli, presidente di Federfarma Toscana,
spiega che la rete delle farmacie "è stata coinvolta di recente
e per il momento non c'è una grandissima richiesta da parte dei
cittadini, però abbiamo fiducia che passata la pausa estiva
queste criticità possano essere superate". Per Giacomelli "dare
maggior impulso alle campagne di screening è estremamente
importante ed è per questo che noi come Federfarma abbiamo
aderito a questa iniziativa. Pensiamo che sia importante per la
salute pubblica lavorare sulla prevenzione che durante Covid è
venuta un po' a mancare. E' un settore su cui investire, abbiamo
fiducia che le farmacie, con la loro diffusione sul territorio,
possano dare un importante contributo a queste campagne di
prevenzione". Per aderire alla campagna di screening tramite le
farmacie, il cittadino deve rivolgersi a uno dei punti vendita
aderenti che espongono la locandina 'TestiamoCi'. Il test
gratuito verrà fatto tramite un pungidito che darà il risultato
in 30 minuti: se è positivo la farmacia rilascia un referto con
cui andare dal medico e farsi prescrivere il test in laboratorio
per la conferma della diagnosi tramite un prelievo venoso.
Alessio Poli, coordinatore Farmacie di Confservizi Cispel
Toscana, ricorda che secondo le stime in Italia sono oltre
300mila le persone affette da questa malattia che rimane silente
finché non manifesta sintomi". In Toscana, spiega Poli, "sono
circa 1300 le farmacie, tra pubblico e privato, e coprono anche
le aree interne. L'accordo è stato firmato a fine giugno e
attualmente sono circa 200 le farmacie aderenti ma sono in
rapida crescita. Adesso c'è un freno dovuto al periodo estivo,
ma si auspica una ripresa a partire da settembre". Come Cispel,
conclude Poli, "vogliamo creare, entro ottobre, una giornata
dedicata allo screening per pubblicizzare il più possibile la
campagna".
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