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Toscana al top trapianti,festeggia 3mila interventi fegato

Toscana al top trapianti,festeggia 3mila interventi fegato

Regione ha sistema eccellenza: tasso donatori più alto Italia

FIRENZE, 27 settembre 2024, 16:30

Redazione ANSA

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C'era anche il premio Nobel per la Medicina del 2006, il biochimico Craig Mello, alle celebrazioni dei 3mila trapianti di fegato a Pisa, organizzate dall'unità operativa di chirurgia epatica e dei trapianti di fegato dell'Aoup, insieme all'associazione Vite Odv, per suggellare l'importante traguardo.
    Davide Ghinolfi, direttore facente funzione della struttura di trapiantologia epatica dell'Aoup spiega che si tratta "di un risultato molto prestigioso dal punto di vista numerico, siamo il secondo centro in Italia, dopo Torino, ad averlo raggiunto e siamo anche tra i primi centri in Europa. Abbiamo pensato fosse giusto festeggiare e riconoscere questo traguardo alla grande famiglia di donatori che hanno reso tutto questo possibile perché ricordiamoci che non esiste il trapianto senza la donazione". Il primo trapianto di un organo, un rene, da parte della scuola pisana di chirurgia dei trapianti risale al 1972 mentre la struttura di trapiantologia epatica è stata attivata nel 1996. Un'unità operativa che oggi vede all'opera una decina di chirurghi più infermieri e oss per seguire tutto il lungo processo del trapianto. "Il nostro è un lavoro di equipe - aggiunge Ghinolfi -. A volte arriviamo a impiegare fino a 80 persone per un singolo processo di trapianto, con gli operatori che mettono anima e corpo nel loro lavoro. Qui vediamo arrivare un paziente in condizioni pessime, a volte disperate, e se tutto va bene lo facciamo tornare a casa con una speranza di vita, è un lavoro che non ha prezzo".
    La struttura di trapiantologia epatica dell'Aoup si occupa di circa 160 trapianti di fegato l'anno. Il prossimo obiettivo? "Tagliare il traguardo dei 4mila trapianti di fegato - continua Ghinolfi - ci vorranno altri 6-7 anni. Intanto dobbiamo festeggiare i 30 anni di attività nel 2026 e stiamo lavorando a molti progetti e idee". La struttura di trapiantologia epatica rappresenta uno dei fiori all'occhiello di un sistema regionale della donazioni considerato tra i più efficienti del Paese. "La Toscana - spiega Chiara Lazzeri, direttrice del Centro regionale trapianti - è una regione molto virtuosa grazie alla generosità dei cittadini, possiamo vantare il tasso di donatori più alto di Italia ormai da 10 anni, e questo dato è il più alto di tutta Europa grazie alle numerose attività di sensibilizzazione, le giornate della donazione e le lezioni fatte a scuola". La Toscana è infatti la regione in Italia con più donatori in rapporto alla popolazione: più di cento per milione di abitanti, rispetto ad una media italiana di 52 nel 2023. Dall'1 gennaio al 31 agosto 2024 risultavano procurati da donatori toscani 249 organi, undici in più rispetto agli stessi otto mesi dell'anno scorso. Nello stesso spazio di tempo i centri della Regione hanno trapianto 238 pazienti, 39 in più rispetto ai primi otto mesi del 2023. Nel corso dello scorso anno sono cresciuti in Toscana i trapianti di polmone (35 in tutto, rispetto ai 20 dell'anno prima), stabili quelli di cuore, fegato e rene, pur crescendo l'età dei donatori. "Oltre alla generosità dei cittadini - aggiunge Lazzeri - il secondo elemento è il sistema sanitario che si occupa dei trapianti, un sistema molto complesso fatto da figure che appartengono a specialistiche diverse e che spesso devono lavorare insieme in tempi molto stretti. La complessità del sistema è la vera sfida. La Toscana ha centralizzato questo sistema e ha un'organizzazione molto forte".
   

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