PISA - 'Il Ghetto. Varsavia 1943' è un dramma lirico in tre tempi del compositore Giancarlo Colombini (1906-1991), su libretto di Dino Borlone, ora prodotto dal Teatro di Pisa nella revisione per riduzione dell'organico orchestrale di Luigi Pecchia, e messo in scena in prima assoluta mondiale. In cartellone il 22 e il 23 novembre al Verdi, con la recita domenicale fuori abbonamento e inserita nella 48/a stagione dei concerti della Normale, è l'unica opera lirica che tratti della persecuzione ebraica, in particolare della Resistenza degli ebrei polacchi a Varsavia nel 1943.
Segnalata e premiata con targa d'argento, nel 1970, al concorso Internazionale 'Guido Valcarenghi', viene allestita a Pisa in prima esecuzione assoluta grazie anche all'impegno della famiglia Colombini, a settant'anni dalla caduta del ghetto di Varsavia dove dopo i rastrellamenti nazisti, si legge nella citazione della premessa del libretto, ''dei 450 mila ebrei che vivevano nella capitale polacca, se ne salvarono, per cause del tutto fortuite, solo poche decine''. Diretta da Gianluca Martinenghi per la regia di Ferenc Anger, le scene e i costumi del 'Ghetto' sono di Giacomo Callari, il disegno luci di Michele Della Mea e l'orchestra è Arché.
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