"La valanga di Monte Nevoso non è
nient'altro che una tragica fatalità. Era del tutto
imprevedibile". Lo dice il noto alpinista e guida alpina Hans
Kammerlander, che abita in valle Aurina ad Acereto, a pochissimi
chilometri di distanza dal tremila che ha scalato innumerevoli
volte, teatro ieri della slavina con sei morti.
"Non avrei avuto dubbi - dice all'ANSA - e avrei portato con
me anche dei clienti. E' stato un caso che ieri non fossi lì. Le
condizioni meteorologiche e il bollettino valanghe non
lasciavano presagire nulla del genere". Kammerlander, titolare
di una scuola di alpinismo a Campo Tures, assolve pienamente chi
ieri si era messo in cammino: "Chi dice che con grado 2 si
doveva restare a casa, non capisce proprio niente, non conosce
le montagne e non onora i morti". "Si è trattato di una immensa
e tragica fatalità, che poteva colpire chiunque", conclude
Kammerlander.
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