Conchiglie e rocce piegate a "V"
suggeriscono nuovi spunti per realizzare dei materiali
"origami", cioè quei materiali capaci di cambiare forma e
dimensioni a seconda delle funzionalità che devono assolvere. La
ricerca, firmata dall'Università di Trento ha conquistato la
copertina dell'ultimo numero della rivista della Royal Society
dedicata alle scienze matematiche, fisiche e ingegneristiche
(Proceedings of the Royal Society A). "I cosiddetti 'materiali
origami' - spiega Bigoni che ha coordinato il gruppo di
Meccanica dei solidi e delle strutture del Dipartimento di
Ingegneria civile, ambientale e meccanica - sono quelli in grado
di cambiare forma e dimensioni per adattarsi a situazioni
particolari. Per esempio, immaginiamo un materiale fatto come un
castello di carte che si può schiacciare piatto lasciando
passare sopra una automobile senza rompersi, per poi riprendere
la forma a castello e svolgere funzioni varie, come diventare
magari un'antenna".
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