Svelate le proprietà nanomeccaniche
dei tetrapodi, i "mattoni" che costituiscono il materiale più
leggero al mondo, l'aerografite, grazie ad uno studio di Stefano
Signetti dell'Università di Trento, pubblicato su Nature
Communications.
Numerose sono le applicazioni di questo materiale a base di
grafene, dalla medicina allo spazio, dalle bici elettriche ai
sistemi di purificazione dell'aria. E grazie a questa scoperta
sarà possibile migliorarne ulteriormente le prestazioni,
sostiene il coordinatore del progetto Nicola Pugno, che ha
collaborato con i gruppi di ricerca delle università di Kiel,
Amburgo e Lettonia. Lo studio dell'Università di Trento ha
riguardato la modellazione analitica e numerica della
nanomeccanica dei singoli tetrapodi. La loro particolare
struttura tubulare fa sì che il loro comportamento flessionale
sia governato da un meccanismo di instabilità elastica del
giunto di connessione dei bracci. Si comportano quindi come una
"cerniera elastica" su una struttura fortemente inflessa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA