Uno studio del ricercatore della
Fondazione Bruno Kessler Mher Ghulinyan sui chip che utilizzano
i fotoni al posto della corrente elettrica è stato pubblicato
sulla rivista scientifica internazionale Optica.
Seguendo un'intuizione scientifica, Ghulinyan ha esposto i
"risonatori" ai raggi ultravioletti e ha visto che in questo
modo la loro efficienza veniva incrementata e per di più che
bastava un'unica esposizione perché il miglioramento si
mantenesse in modo permanente.
"Utilizzando le nostre capacità di micro e nanotecnologie
presso il Centro Materiali e Microsistemi della Fondazione
Kessler" - sottolinea Ghulinyan - abbiamo realizzato dei
dispositivi di altissima qualità". "Questi risultati - aggiunge
- possono avere delle importanti ricadute sullo sviluppo dei
futuri dispositivi nell'ambito delle tecnologie quantistiche e
anche per i sensori ottici di vari tipi usati nella vita
quotidiana, in campo ambientale o sanitario".
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