Il premio alla nascita, introdotto
nella legge di bilancio per il 2017, spetta anche agli stranieri
in possesso di regolare permesso di soggiorno. Inoltre, non
erogare il beneficio è una condotta discriminatoria.
Lo ha stabilito il Tribunale di Rovereto con sentenza del
giudice Michele Cuccaro, che ha accolto il ricorso presentato
dal patronato Inca Cgil Trentino per due madri straniere a cui
nel 2017 era stata respinta la richiesta di beneficio dall'Inps
provinciale. Il Tribunale di Rovereto - in base alla sentenza
del maggio 2017 della Corte d'Appello di Milano che ha
dichiarato discriminatoria la circolare nazionale dell'Inps per
il riconoscimento del 'Bonus mamma domani' ai soli stranieri in
possesso di carta di soggiorno - ha dunque ritenuto legittime le
domande delle due mamme straniere affiancate dal patronato Inca.
Sono state rigettate dal giudice, invece, le ragioni dell'Inps
regionale, che adducendo il mancato rispetto delle procedure
amministrative non aveva assegnato il beneficio.
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