"Spero e auspico che entro il 15 dicembre si abbia una definizione e che si arrivi presto alla migliore soluzione possibile per i lavoratori". Ancora una fumata grigia, con un altro mese di proroga del contratto d'affitto dei rami Artoni alla multinazionale altoatesina Fercam, dopo una prima proroga scaduta ieri. Lo rende noto - riferisce la Gazzetta di Reggio - Cristina Mameli della Filt-Cgil, nell'ambito della procedura di cessione del complesso aziendale della Artoni Trasporti spa di Reggio Emilia, in amministrazione straordinaria, e degli immobili di proprietà Artoni Group spa, anch'essa in amministrazione straordinaria.
Sette realtà imprenditoriali hanno partecipato alla gara, presentando altrettante offerte vincolanti. L'1 ottobre, dopo l'apertura delle buste, è stata stilata una graduatoria, per ora non resa pubblica sulla base di accordi di riservatezza siglati nell'ambito della procedura. Il commissario straordinario, Franco Maurizio Lagro, insieme al comitato di vigilanza e al ministero dello Sviluppo economico hanno deciso di prendersi ulteriore tempo per concludere le trattative con il primo classificato. Di conseguenza è stato prorogato fino al 31 dicembre il contratto d'affitto alla Fercam: 14 filiali, da Brescia a Latina, dove lavorano circa 130 persone, passate sotto la gestione dell'azienda altoatesina, titolare dal 17 luglio di un diritto di prelazione condizionato alla effettiva formulazione di un'offerta vincolante da parte di Fercam nell'ambito della procedura di cessione competitiva, per un prezzo non inferiore a 25,5 milioni di euro più Iva.
"Mi auguro che entro una decina di giorni si arrivi a un esito positivo", aggiunge Mameli. Il disciplinare di cessione consentiva agli offerenti di candidarsi per acquisire le 39 filiali del gruppo o una parte. Sul piatto anche il consistente patrimonio immobiliare di Artoni Group. "La migliore soluzione per i lavoratori è che la proposta vincitrice acquisti tutto il perimetro", conclude Mameli. Per i lavoratori Artoni è stato prorogato il ricorso alla cassa integrazione straordinaria fino al 19 aprile 2019, con lo scopo di coprire attraverso l'ammortizzatore tutte le fasi necessarie per ultimare tecnicamente la cessione. Il 'rosso' collezionato da Artoni Trasporti, dal 2011 al 2015, è in totale di 150 milioni. Su 1.600 creditori, 620 sono lavoratori o ex lavoratori.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA