Si è svolto oggi, nelle valli di Fiemme e Fassa, il primo sopralluogo nelle zone colpite dal maltempo dell'ottobre scorso da parte della commissione speciale istituita nel dicembre scorso con l'obiettivo di monitorare i danni ed individuare le soluzioni più idonee.
Da stime visive integrate da immagini aeree, si calcola che le piante abbattute siano 4 milioni, pari a 3.400.000 metri cubi tariffari, corrispondenti a 2 milioni di materiale fatturato, su un territorio che è circa 1/4 di tutto il Trentino. Per lo sgombero del materiale schiantato, secondo la Provincia serviranno tre anni di lavoro. Per il rimboschimento invece almeno una cinquantina di anni. La collocazione del legname "dovrà essere gestita con la massima attenzione e secondo un piano di utilizzo che prevede tecniche di vendita a prezzi competitivi". Circa il rimboschimento, secondo la Commissione dovrà avvenire "in maniera ragionata, su gruppi di piante che abbiano un'autonoma stabilità e bassa densità".
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