Malgrado il numero di magistrati
togati e laici si sia ridotto ulteriormente, il Tar di Trento
raggiunge standard di efficienza elevati, che lo collocano ai
vertici nelle classifiche nazionali. Non ci sono arretrati e,
spiega la presidente, Roberta Vigotti, "abbiamo più ricorsi
decisi di quanti ne vengano presentati.
E questo è motivo di orgoglio". I numeri, presentati in
occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario della
Giustizia amministrativa, descrivono un calo generale dei
ricorsi in atto già da tre anni. Nel 2016, quindi, i ricorsi
furono 337, poi scesi a 246 nel 2017. Sono poi leggermente
aumentati nel 2018, 276. Tra le materie più trattate nei ricorsi
ci sono gli appalti pubblici, che hanno conservato una presenza
"significativa e costante". Altre novità relative al 2018 sono
la piena operatività del processo telematico, "vera e propria
rivoluzione", commenta Vigotti, e dell'ufficio del processo,
affianca l'attività preparatoria del giudizio mediante supporto
legislativo e documentale.
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