Un metodo innovativo per aumentare
l'affidabilità delle mappe disegnate da 786 chilometri di
distanza è stato sviluppato da Claudia Paris e Lorenzo Bruzzone
dell'Università di Trento, nell'ambito di un progetto di ricerca
sull'elaborazione di immagini satellitari finanziato
dall'Agenzia spaziale europea e coordinato dal laboratorio di
telerilevamento (RSLab) dell'ateneo trentino.
"Il nostro progetto, cui partecipa la Fondazione Bruno
Kessler, ha come obiettivo lo sviluppo di metodi innovativi
basati su tecniche di riconoscimento automatico per
l'elaborazione delle immagini satellitari fornite dalla
costellazione di satelliti Sentinel-2 del programma europeo
Copernicus", sottolinea Bruzzone. "Abbiamo sviluppato tecniche
che sono state applicate al monitoraggio della deforestazione in
Indonesia, all'agricoltura di precisione da satellite e
all'aggiornamento delle mappe contenenti i tematismi
territoriali,mappe che descrivono l'uso del suolo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA