La violazione delle materie di ordinamento civile e previdenza sociale rilevati dallaCorte costituzionale in merito all'indennità di dirigenza anche dopo la cessazione dell'incarico comporta una "lesione dei principi di sana gestione finanziaria, degli equilibri di bilancio e della copertura della spesa". Lo ha rilevato la Corte dei conti a sezioni riunite del Trentino Alto Adige/Südtirol, in occasione dei giudizi di parifica dei rendiconti per la Regione e la Provincia autonoma di Bolzano per l'esercizio 2018. "La corresponsione delle indennità trasformate in assegno personale pensionabile risulta priva di supporto normativo a seguito della sentenza della Corte costituzionale, per cui dovranno essere adottate le misure consequenziali", si legge nel giudizio. Gli importi per l'indennità di posizione trasformata in assegno personale pensionabile per funzionari con incarichi dirigenziali e direttivi cessati, sono pari a circa 30.000 euro per la Regione e 976.000 euro per la provincia di Bolzano.
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