Lo stupro di una minorenne a maggio lungo una ciclabile a Bolzano è stato inventato dalla ragazza per attirare l'attenzione del suo fidanzato. Lo fa sapere la Procura, che in questi giorni ha concluso le indagini preliminari. Nel corso degli accertamenti - si legge in una nota - la ragazza ha spontaneamente dichiarato al pm e alla psicologa consulente che si è trattato di una dichiarazione non veritiera fatta per attirare l'attenzione del proprio ragazzo senza però valutare la dimensione che la vicenda avrebbe potuto assumere.
"Le dichiarazioni della ragazza minorenne - prosegue la Procura di Bolzano - sono riscontrate dagli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari, in particolare dall'esito degli accertamenti tecnici della polizia scientifica". La Procura precisa infine che "stante la delicatezza del caso e per tutelare la giovane non sarà convocata nessuna conferenza stampa". Il caso della presunta violenza sessuale ai danni di una ragazza minorenne lungo una ciclabile, nei pressi della confluenza del Talvera con l'Isarco, lo scorso maggio aveva suscitato grande clamore mediatico.
Nel luogo del presunto stupro si era svolto anche un sit-in, organizzato da associazioni e dalla società civile.
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