"La situazione delle presenze nei carcere di Trento è del tutto non conforme alle previsioni originarie, e, se è pur vero che rispetto allo standard minimo europeo la casa circondariale non presenti un sovraffollamento, permane a tutt'oggi l'incongruità manifesta dell'organico degli operatori, stimato sulla base della capienza di 240 persone detenute".
Lo ha detto la garante dei detenuti della provincia di Trento, Antonia Menghini, in occasione della presentazione del rapporto annuale. Nella relazione sull'attività del 2018, la garante ha rilevato come la capienza originaria della struttura di 240 detenuti sia stata ritoccata verso l'alto a 419 presenze.
Il giorno prima della rivolta del 21 dicembre 2018, il numero dei detenuti ammontava a 348. A dicembre dello stesso, dopo i trasferimenti seguiti alla vicenda, il numero è sceso a 290.
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