Una ricerca condotta da un team
internazionale che ha coinvolto anche la Fondazione Edmund Mach
di Trento, applicando tecniche genomiche a campioni
archeologici, ovvero semi essiccati provenienti da scavi
archeologici, ha tratto informazioni per ricostruire il processo
di domesticazione della mela dal suo precursore selvatico. La
ricerca è stata pubblicata su Trends in Plant Science.
Mentre la genetica e la genomica di popolazione hanno
permesso di svelare la storia complessiva della domesticazione,
l'archeobotanica ha aiutato a documentare la transizione dalla
raccolta ed uso della mela fino alle attuali pratiche di
coltivazione. Questo studio permette di prospettare come nuovi
approcci quali l'impiego delle tecniche genomiche applicate ai
campioni archeologici possano condurre alla conoscenza più
dettagliati dei tratti coinvolti nella domesticazione. Questo
avrebbe un grande potenziale in termini di incremento delle
attuali tecniche di coltura.
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