La Giunta provinciale, su proposta
del presidente Maurizio Fugatti, ha deciso di intervenire nel
giudizio promosso presso il Tribunale di Trento dalla
Federazione regionale del Trentino Cisl medici verso l'Azienda
provinciale per i Servizi sanitari. Il ricorso della Cisl
contesta la modifica del rapporto fra medici di continuità
assistenziale e abitanti residenti che è stato portato da 1
medico ogni 5000 abitanti a 1 medico ogni 4350. "Si tratta di
una decisione scontata: abbiamo assunto un impegno con i
cittadini proprio per il potenziamento dei servizi territoriali
- è il commento del presidente della Provincia Fugatti affidato
ad una nota -, per questo fin da subito abbiamo costruito un
percorso con l'Azienda sanitaria che consentisse ai territori, a
partire da Pieve Tesino e da Bezzecca, la possibilità di contare
nuovamente sul servizio di continuità assistenziale; siamo
convinti che per difendere dallo spopolamento le valli e i
territori montani sia necessario mantenere i servizi
fondamentali".
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