"Uno dei modi per misurare le
disuguaglianze regionali è dividere il Pil reale pro capite del
top 10% di regioni con quello del 10% delle aree più in
difficoltà di uno stesso paese. Nel caso dell'Italia, il
rapporto è 2 il che vuol dire che il Pil pro capite della
provincia di Trento è circa due volte quello della Sicilia. In
Giappone il rapporto è basso, a 1,35". Lo afferma il Fmi in uno
dei capitoli analitici del World Economic Outlook dedicato alle
differenze a livello regionale nei singoli paesi.
In via generale il Fmi mette in evidenza come le disparità
fra regioni in uno stesso paese sono aumentate nelle economie
avanzate fin dalla fine degli anni 1980, "riflettendo la
concentrazione economica in alcune aree e una relativa
stagnazione in altre. In media le regioni più indietro hanno una
più bassa produttività del lavoro, una maggiore occupazione
nell'industria agricola".
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