"Stando tra voi veniamo provocati a
uscire da quel carcere fatto di superficialità, banalità,
frenetica routine che ci sta togliendo la vera libertà, la gioia
di vivere, e spegne le domande con tragiche semplificazioni".
Lo ha detto l'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, che oggi ha
celebrato due messe di Natale per i detenuti e il personale
della Casa circondariale di Spini di Gardolo, assieme al
cappellano del carcere don Mauro Angeli
"La Luce del Natale - ha sottolineato mons. Tisi - prende
dimora ai margini della storia. Il suo habitat è con gli ultimi,
i senza nome, i dimenticati. Dai margini viene la vita".
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