Oramai era a pochi metri dalla
scaletta dell'aereo che, dall'aeroporto milanese della Malpensa,
l'avrebbe riportato in Brasile, dove ormai si era stabilito con
la famiglia, al riparo dalla giustizia italiana. Ma al suo
fianco sono comparsi i militari della Guardia di Finanza di
Merano che, invece, l'hanno accompagnato nel carcere di Busto
Arsizio. Nei guai è finito il titolare di una nota società di
riferimento del florovivaismo italiano con sede a Merano, in
Alto Adige, ed una unità produttiva a Sabaudia (Latina). L'uomo
è ritenuto responsabile di un crack da 20 milioni di euro.
Ormai da più di un anno i finanzieri meranesi, coordinati
dalla Procura di Bolzano, erano sulle tracce dell'imprenditore
che - secondo le indagini - assieme ai familiari e con la
complicità di fidati collaboratori e professionisti, aveva
condotto, nel 2017, al fallimento della società, che era
debitrice - questa l'accusa - verso banche, fornitori,
dipendenti, Inps ed erario.
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