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Medicina, la proposta di Padova per una facoltà a Trento

Medicina, la proposta di Padova per una facoltà a Trento

Progetto illustrato dal presidente della Provincia Fugatti

TRENTO, 30 dicembre 2019, 16:29

Redazione ANSA

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L'Università di Padova ha presentato stamane a Trento, in Provincia, il progetto per la facoltà di Medicina. Si tratterà - come spiegato dal governatore del Trentino, Maurizio Fugatti - di una scuola di Medicina e Chirurgia interfacoltà, in collaborazione con l'ateneo di Trento e di Verona e con l'Azienda sanitaria provinciale e le altre Asl dei territori coinvolti. Partenza prevista: ottobre 2020.
    "Parliamo di una formazione che richiede una molteplicità di risorse, ed è stata chiarita l'imprescindibilità delle competenze locali, soprattutto visto che il progetto ha come obiettivo finale quello di sopperire alla mancanza di medici nel nostro territorio", ha detto Fugatti illustrando il progetto alla stampa, dopo aver avuto un incontro con il preside della Facoltà di Medicina di Padova, Stefano Merigliano, e con il prorettore dell'Università di Trento, Flavio Deflorian. Assente il rettore dell'ateneo patavino, bloccato da un infortunio sugli sci avvenuto nel week-end ad Andalo. All'incontro hanno preso parte anche l'assessora alla Salute Stefania Segnana, il dirigente generale della ripartizione Politiche sociali Giancarlo Ruscitti e il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti.
Stando al progetto, già con l'anno accademico 2020/2021 si partirebbe con il primo e il quinto anno di corso, e quest'ultimo verrebbe avviato attraverso il coinvolgimento - su base volontaria - degli studenti trentini e altoatesini che al momento studiano Medicina a Padova o a Verona. Per quanto riguarda le competenze, l'Università di Trento gestirebbe il coordinamento logistico generale, il diritto allo studio e i corsi dei settori Biologia e Fisica, con Fbk e Cibio coinvolti, e che sarebbero una decina in totale; alle aziende ospedaliere, a partire dall'Apss, la didattica clinica e i tirocini con il progressivo coinvolgimento del personale medico. All'università di Padova spetterebbero la gestione del corso di laurea con prevalente attribuzione dei corsi del settore Medicina, i tirocini ed il coordinamento con le aziende ospedaliere. Verona, infine, gestirebbe i corsi in scienze infermieristiche e delle altre professioni sanitarie, come già avviene oggi.
   

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