La matematica è roba da maschi? Secondo uno studio della Libera università di Bolzano sembrerebbe di sì, anche se le cause non sono cognitive ma gli stereotipi. Sono stati infatti presentati a Bressanone i primi risultati del progetto di ricerca GegaMath, coordinato dal prof.
Giorgio Bolondi. L'obiettivo è quello di fotografare la situazione in Alto Adige e sostenere le Intendenze scolastiche nella progettazione di misure adatte a superare il gender gap nell'apprendimento della matematica nella scuola primaria e secondaria.
In tutti i sistemi di valutazione dell'efficacia dei sistemi educativi - Invalsi in Italia, Vera in Germania o Pisa per l'Oecd - un dato è uniformemente presente: gli studenti maschi ottengono risultati migliori rispetto alle colleghe di sesso femminile. Per approfondire il fenomeno del 'gender gap' nell'apprendimento della matematica nelle scuole dell'Alto Adige, nel 2018 il prof. Giorgio Bolondi, ordinario di Didattica della Matematica a Bressanone, ha avviato il progetto di ricerca GegaMath. Quello che a Bolondi e al suo team di ricerca preme capire è quale sia la situazione a livello locale e come possano essere applicate misure di sostegno a una più efficace acquisizione delle conoscenze matematiche da parte delle studentesse. I risultati del progetto GegaMath sono stati presentati alle Intendenze scolastiche italiane e tedesca. "Nel prossimo futuro, speriamo che queste indicazioni possano fungere da stimolo per l'elaborazione, anche comune se necessario, di linee-guida per migliorare le prestazioni in campo matematico delle studentesse della provincia", conclude il professore.
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