È salito da 12 a 16 il numero di cittadini cinesi ospitati in quarantena volontaria come precauzione al coronavirus nelle ex caserme austro-ungariche alle Viote del Bondone, a circa venti chilometri da Trento, dove la Protezione civile del Trentino ha allestito una ventina di stanze e dove è presente un presidio della Croce rossa. Nel pomeriggio la task force istituita a livello provinciale si è riunita in diretta video con il ministro della Salute, Roberto Speranza, per fare il punto sulla situazione in Lombardia, per il caso di Codogno, e stabilire i protocolli sanitari da seguire. Accanto al presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, e all'assessore alla salute, Stefania Segnana, anche il commissario del governo, Sandro Lombardi. Per il momento non ci sono casi in Trentino, quindi la Provincia invita a non fare allarmismi. In particolare oggi sono stati passati in rassegna possibili scenari in evoluzione: secondo gli esperti, in caso di sintomi sospetti, come febbre e tosse, l'indicazione è di chiamare il 112 che dovrà valutare dopo triage telefonico l'opportunità di recarsi all'ospedale dove vengono gestite oggettive complicazioni di tipo respiratorio.
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