Dal 9 marzo sono 795 le persone
controllate, di cui 23 denunciate per violazione degli obblighi
previsti nelle direttive del Governo per frenare la diffusione
del corona virus, nel corso delle verifiche nei comuni di
Trento, Rovereto e Riva del Garda condotte dalla Polizia su
disposizione del questore, Claudio Cracovia. Lo comunica una
nota della Questura di Trento. A 273 delle persone controllate,
gli agenti hanno fatto sottoscrivere il modello di
autocertificazione per gli spostamenti. Sono stati 81 i posti di
controllo effettuati, 439 i veicoli fermati, 79 gli esercizi
controllati, 21 le attività al dettaglio, 16 quelle artigiane.
La Volante ha denunciato 7 persone che si trovavano, in
orario notturno, in un noto ristorante nel centro città, tra i
denunciati
anche il titolare dell'esercizio. È stato avviato il
procedimento amministrativo per l'adozione dei provvedimenti del
caso. Denunciati, anche, tre giovani di cui uno minorenne
trovati a Romagnano e provenienti da un comune lagarino. I tre
hanno tentato di giustificarsi dichiarando di essere a Trento
perché volevano acquistare prodotti alimentari, ma la loro
motivazione non è stata ritenuta adeguata e idonea. Denunciati,
infine, due cittadini extracomunitari che non erano in grado di
giustificare la loro presenza in città.
"Abbiamo notato, in queste difficili giornate, come alcuni
cittadini, e molte volte quelli più giovani, pur comprendendo il
momento, non sono ancora riusciti a trovare una giusto
atteggiamento tra il rischio del contagio e il desiderio di
uscire fuori dalla propria abitazione. La Polizia di Stato è a
fianco di tutti i cittadini e con loro sta affrontando questa
difficile sfida. Sono momenti complicati a cui bisogna, laddove
necessario, intervenire in modo deciso e fermo perché non è
possibile accettare comportamenti che possono mettere in
pericolo l'intera collettività", si legge ancora nella nota
della Questura di Trento.
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