/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Allarme operai stagionali rimasti senza alloggio in Trentino

Allarme operai stagionali rimasti senza alloggio in Trentino

Non possono rientrare nel loro paese per blocco delle frontiere

TRENTO, 17 marzo 2020, 16:09

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

C'è allarme per i lavoratori stagionali stranieri, che a seguito della chiusura degli alberghi nelle località turistiche sono rimasti senza lavoro e alloggio, ma non possono nemmeno rientrare nel loro paese d'origine in quanto le frontiere sono chiuse. Un allarme lanciato dal presidente dell'associazione italo romena Dan Ioan, e sul quale ha richiamato l'attenzione anche Vincenzo Passerini, ex presidente regionale del Cnca (Coordinamento nazionale comunità d'accoglienza).
    In Trentino la maggior parte di questi lavoratori si trova in val di Fassa e val di Fiemme e ora - come riporta Passerini - l'ambasciata romena è in contatto con la Provincia per trovare una soluzione provvisoria di accoglienza. "C'è davvero da augurarsi che l'ente pubblico dia una pronta risposta di accoglienza", afferma l'ex presidente del Cnca. "Resta lo squallore di chi ha si è servito di queste persone straniere e poi le ha abbandonate al loro destino. I lavoratori stagionali stranieri sono da anni la colonna portante di tanti nostri settori economici e sociali. Senza di loro l'Italia chiude. Però l'Italia ha dato un mare di voti al partito che odia gli stranieri e li addita come la peste. Un mare di ipocrisia e inciviltà".
    Passerini ricorda inoltre i problemi che si stanno riscontrando in queste settimane anche nel settore dell'agricoltura: "Poco più di due settimane fa Gianluca Barbacovi, presidenti della Coldiretti del Trentino, lanciava l'allarme per le tante disdette di lavoratori stagionali stranieri. La raccolta dei piccoli frutti è a rischio. E siamo solo all'inizio. Un quarto del made in Italy agricolo dipende dai 370 mila lavoratori regolari stranieri. Noi aggiungiamo: altre centinaia di migliaia di irregolari sono sfruttati come schiavi. "Comprate prodotti trentini e italiani!" si insiste oggi. Forse è il caso di ricordare che frutta e verdura trentina e italiana dipendono in gran parte dal lavoro degli stranieri".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza