"Il talento e le motivazioni di Alex
sono intatte, per lui può essere una chance". Sandro Donati,
tecnico di Schwazer, guarda al rinvio di un anno dei Giochi di
Tokyo deciso dal Cio sotto la pressione del coronavirus come a
una possibilità in più per il marciatore altoatesino. Schwazer,
squalificato fino al 2024 per doping, non si è ancora arreso
all'idea che la sua carriera agonistica sia finita, "ma
soprattutto vuole che sia riconosciuta la sua integrità".
"Quest'anno in più può essere utile. Prima i tempi erano
strettissimi" sottolinea Donati al telefono con l'ANSA, pur
ricordando che alla fine del 2021 Alex compirà 37 anni. A fine
luglio il tribunale di Bolzano esaminerà i risultati
dell'incidente probatorio sulle provette chiesto dalla difesa. A
quel punto il giudice deciderà se procedere per doping o
chiedere l'archiviazione. "Noi confidiamo senz'altro su questa
seconda strada - afferma Donati - Poi ci troveremo comunque di
nuovo davanti al Moloch del sistema giudiziario sportivo".
"Alex va fortissimo - assicura Donati - Il suo talento è
intatto ed io lo tocco con mano ogni giorno che gli sono vicino.
In questo momento nessuno al mondo lo batterebbe". D'altra parte
le difficoltà sono tante: "Ormai è un dilettante, per allenarsi
deve togliere tempo al lavoro".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA