Il Consiglio di amministrazione
dell'Università di Trento, riunito oggi in seduta straordinaria
per via telematica, ha deliberato, su proposta del rettore Paolo
Collini, uno stanziamento di 1 milione di euro per l'emergenza
coronavirus, cifra che verrà attinta dai residui di bilancio. La
dotazione straordinaria servirà a finanziare per gran parte le
attività condotte dal Cibio in supporto all'Azienda provinciale
per i servizi sanitari, soprattutto per la possibilità di
realizzare fino a 30.000 tamponi. Ma non solo, è infatti
previsto anche il sostegno finanziario all'organizzazione di
altre attività di ricerca, servizi di supporto e divulgazione
scientifica rivolti alla cittadinanza promossi e in parte già
avviati da altri dipartimenti dell'Università di Trento.
Il Dipartimento, inoltre, metterà a punto un saggio
sierologico per screening istantaneo di anticorpi contro
Sars-Cov-2, che potrebbe consentire una maggiore attendibilità
rispetto a quelli già presenti sul mercato. Una ricerca condotta
dal team del virologo Massimo Pizzato con il Francis Crick
Institute di Londra si propone anche di mappare finemente la
parte del virus più appropriata per consentire la rilevazione di
anticorpi in tutti i pazienti, per poi allestire un saggio
sierologico rapido da usare in tempi brevi. Uno studio già
condiviso con l'Apss, che potrebbe presto prendere parte al
progetto. Infine il Dipartimento utilizzerà parte dello
stanziamento per studiare la sequenza genetica del coronavirus
che circola in Trentino per analizzarne possibili polimorfismi
se paragonato con altri ceppi virali.
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