Si registra una leggera flessione
del numero di citazioni e di inviti a dedurre depositati dalla
Procura della Corte dei conti di Trento per il 2019. Il dato
emerge dalla relazione annuale del procuratore regionale,
Marcovalerio Pozzato, nella quale viene tracciato un bilancio
dell'anno giudiziario appena conclusosi.
Due le motivazioni alla base di questo calo: il personale
amministrativo non è cresciuto a livello numerico e si trova "in
condizioni di superlavoro"; le amministrazioni trentine,
inoltre, "hanno dato prova di virtuoso adeguamento a indicazioni
di good practice espresse dalla Procura, con notevole
diminuzione di chiamate in giudizio, ad esempio, per indebite
attribuzioni di consulenze e incarichi".
Il procuratore ha poi richiamato la vicenda "Trento Rise",
ricordando che Deloitte nel 2019 ha pagato 550.000 euro di
risarcimento, ma che si tratta di "un danno erariale ben più
ampio, pari a circa un milione e ottocentomila euro, sulla cui
integrale ed effettiva riparazione è focalizzata l'attività
della Procura". Ricordando il caso Trentino Network, Pozzato
scrive inoltre che a suo giudizio occorrerebbe "verificare
attentamente come sia stato utilizzato il fiume di denaro
riversato alle società appartenenti al "Sistema Provincia",
atteso che, fra l'altro, numerosi amministratori e dirigenti
appartenenti a tale contesto sono stati condannati penalmente".
Nel 2020 - annuncia il procuratore - "saranno ulteriormente
implementate le indagini relative all'utilizzo delle provvidenze
pubbliche da parte delle Aziende per il Turismo", dopo che già
nel 2019 ci sono stati approfondimenti sulla "giustificazione
contabile dei flussi finanziari in favore dell'Apt Trento -
Monte Bondone".
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