Le preoccupazioni per l'emergenza
sanitaria legata a Covid-19 si accompagnano per i frutticoltori
del Trentino alle apprensioni per la crescita della popolazione
di cimice asiatica che, secondo le previsioni della Fondazione
Edmund Mach (Fem), avverrà nei prossimi mesi con un allargamento
in Valsugana e nella bassa val di Non. Per preservare i frutteti
da questa e altre avversità è partita, intanto, la campagna
fitosanitaria, mentre la Conferenza Stato-Regioni ha dato nei
giorni scorsi il parere positivo ai decreti sull'impiego
dell'antagonista naturale della cimice, la vespa samurai.
La Fem ne prevede il rilascio a giugno, ma intanto nei
laboratori di San Michele, grazie anche al sostegno finanziario
assicurato dalla Provincia autonoma di Trento, si prosegue
incessantemente l'allevamento delle cimici - 12,000 esemplari
raccolti - per ottenere uova sufficienti sulle quali
moltiplicare il parassitoide.
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