Appena verrà recuperata un po' di
normalità, l'ateneo ripenserà il calendario didattico in modo da
non danneggiare o lasciare indietro nessuno. Ma "ci aspettano
tempi difficili", scrive il rettore dell'Università di Trento
Paolo Collini in una lettera indirizzata a studenti e
studentesse dell'ateneo, e il riferimento è in particolare alla
ricostruzione economica e alla ripartenza del paese post
emergenza Covid-19.
Per la parte relativa agli studi e alla ricerca il rettore
rassicura che "non vi saranno conseguenze di rilievo". Su cosa
avverrà dopo questo lungo periodo di clausura, però, le
prospettive appaiono meno rassicuranti: "Non so se la nostra
vita cambierà o se cambierà il nostro modo di stare insieme -
scrive Collini nella sua lettera - ma è certo che ci aspettano
tempi difficili: perché si tratterà, tra l'altro, di rimettere
in piedi un sistema produttivo, un'economia che già prima di
questa crisi segnava il passo".
"Sono preoccupato - scrive il rettore - soprattutto per voi,
che dovete ancora entrare nel mondo del lavoro; ma non sono
pessimista. Perché in questi anni di insegnamento prima e di
rettorato poi ho conosciuto molti di voi, studenti di tutti i
dipartimenti, delle facoltà, dei centri di ricerca, e in molti
di voi ho visto qualità che spesso mi hanno fatto pensare:
qualità di intelligenza, umanità, capacità di collaborazione,
apertura verso gli altri. Mi hanno fatto pensare perché, molto
francamente, io non le possedevo, o non in questo grado, alla
vostra età. Sono qualità - riflette il rettore - che vi saranno
utili, anzi vitali nella nuova Italia che ci aspetta tra qualche
settimana o mese e che, nello sforzo comune, potrebbe diventare
anche un'Italia migliore di quella che sinora abbiamo abitato".
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